16 ottobre 2012

GIORNATA MONDIALE DELL'ALIMENTAZIONE... WORLD BREAD DAY 16 OTTOBRE 2012





 
  Oggi 16 ottobre la F.A.O. celebra la Giornata Mondiale dell'Alimentazione per ricordare la sua fondazione (16/10/1945) sia per sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema della fame nel mondo, stimolare l'attenzione per la produzione alimentare agricola a gli sforzi fatti in tale direzione, promuovere il trasferimento di conoscenze e tecniche ai paesi in via di sviluppo, rafforzare la solidarietà internazionale e nazionale nella lotta contro la fame, la malnutrizione e la povertà e attirare l'attenzione sui risultati già ottenuti, incoraggiare la partecipazione delle popolazioni rurali, in particolare delle donne e le categorie meno favorite, ai processi decisionali ed alle attività che influenzano le loro condizioni di vita e incoraggiare la cooperazione economica e tecnica tra i paesi in via di sviluppo.
 
Quest'anno infatti la giornata ha come spunto la cooperazione, la stessa cooperazione. Nello stesso giorno si celebra il World Bread Day, il pane per alcuni rappresente un alimento di base, per altri simboleggia un alimento di lusso e per altri è l'alimento che deve essere eliminato per dimagrire. In tutto il mondo il pane è stato ed è un elemento ricco di valore simbolico, è infatti simbolo di cultura, di solidarietà, di capacità di condividere e di cooperare.
 
 

Il pane è un alimento che non si trova in natura, ma è il frutto di una serie di operazioni che hanno come base la consocenza di determinate conoscenze tecniche, coltivazione, lavorazione, trasformazione, lievitazione...
Una grande cultirice di questa conoscenza è sempre stata la donna proprio per il forte legame che li unisce. Nella mitologia mesopotamica nel poema di Gilgamesh si presenta come una donna che porta pane e birra che permette l'evoluzione dell'alimentazione da primitiva, quindi basata principalmente sulla caccia e la raccolata di vegetali spontanei a una elaborazione cosciente degli elementi naturali. Nell'antica Grecia il ciclo di produzione del pane era affidato alla donna, come nei tempi a seguire, nel periodo dell'impero romano, dove nei paesaggio rurali era sempre compito della donna curarsi delle fasi si produzione del pane.
Proprio nel periodo dell'impero romano si creano le prime figure di panettiere ed i relativi "negozi" per la vendita, questo perchè nell'antica roma si assiste ad una evoluzione dell'urbanizzazione con tutti i suoi annessi e connessi. Comunque sia nello scorrere dei secoli il sodalizio pane e donna resta sempre saldo.

 
 
Altro sodalizio è "pane e pace" sia per le famiglie che per i popoli, anche in certe tradizioni, partite in tempi remoti dove veniva offerto del pane come riconoscimento di legame amicale, è rimasto in certe popolazioni dell'est europeo. Il pane genara unione, legame è un condividere lo stesso cibo fra persone.
"...In questi ultimi anni due donne appartenenti a schieramenti opposti , una israelita di religione ebrea e una palestinese cristiana hanno deciso di creare uno specifico "pane della pace", in un forno alle porte di Gerusalemme, pensato perchè li possano convenire gli appartenenti alle diverse etnie che si affiancano senza conoscersi in quello e in tnait altri punti di un territorio contrassegnato dalla sofferenza (vd. "Diario dalla Galilea" di Angelica Calò Livnè).
Donna e pane diventa anche donna e pace, perchè la donna che resta a casa cerca una forma di vita stabile fermando così quel nomadismo tipico della caccia e della deprecazione del teritorio, cercando  collaborazione, generando esperienza e rispetto dell'altro attraverso le regole della natura, del suo ciclo generando così un notevole apporto migliorativo allo status di famiglia che di società.
 
 
Il pane unisce, e lo abbiamo già detto, perchè comunque sia in ogni paese, in ogni nazione troviamo il proprio pane, ma il pane lo troviamo anche come forma simbolica in diversi passi della Bibbia, come per esempio la moltiplicazione dei pani e dei pesci, nella preghiera del "Padre Nostro" "dacci oggi il nostro pane quotidiano", "... prese il pane e lo spezzò...". Questo per quanto riguarda la religione cristiana, per altre religioni si parla di pane azzimo per ricordare la libertà dalla schiavitù.
 
Il pane è stato anche simbolo di classe sociale, il povero che aveva pane nero frutto dell'unione di diverse farine e poco raffinate che permettevono di riempirsi con poche quantità, il ricco che poteva beneficiare di un pane arricchito con oli grassi, formaggi, aromi e spezie. Si narra che i primi ad utilizzare il lievito di birra per migliorare la lievitazione,  siano stati i cuochi alla corte de' Medici di Firenze e che in seguito fu esportata in Francia dopo il matrimonio fra Caterina de' Medici e il Re Enrico IV.
PANE, DONNA, PACE, COOPERAZIONE.
 

    
La ricetta di questo pane nelle foto l'ho tratta dall'ultimo libro di Sigrid Verbert, e ve lo consiglio abbinato ai formaggi.
 
PANE DI SEGALE CON NOCI E UVATTA
 
25g. di lievito di birra fresco
250g. di farina di segale
250g. di farina 00
1 cucchiaio d'olio extravergine d'oliva
10g. di sale
100g. di gherigli di noce
100g. di uvetta
 
Sciogliere il lievito in 150ml, di acqua tiepida, versare sulle farine mescolate, aggiungere olio e sale e impastare, unendo man mano altri 150ml. circa di acqua, finchè non si ottiene un impasto liscio, elastico e non troppo colloso.
Coprire con la pellicola e lasciar lievitare per 30min. Riprendere l'impasto, impastarlo di nuovo velocemente, quindi schiacciarlo un po' con le mani e premerci dentro le noci spezzettate e l'uvetta precedentemente messa in ammollo.
Lavorae ancora in modo da incorporare bene la frutta secca, poi formare una palla e lasciarla lievitare, coperta, per 1 ora e mezza.
trascorso questo tempo, formare due filoncini, sistemarli su una placca da forno, coprire e far lievitare per altri 30minuti.
Infornare a 190°C per 25 minuti o finchè i pani non sono cotti.
 
 
 
 

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