26 febbraio 2013

PACARI A FIRENZE




 Viaggiando, o meglio, facendo piccoli viaggi nel mondo del food ho imparato una sola cosa, per adesso, dietro un gran prodotto si cela una gran persona con una gran filosofia.
E’ una sola cosa ma molto ferma.

Pensiero nato dopo un’esperienza di degustazione  organizzata da Monica Meschini, in pieno centro a Firenze, con il cioccolate maker Santiago Peralta in arte Pacari.

Pacari è il cioccolat maker più premiato più premiato al mondo, nel solo 2012 ha ricevuto 21 riconoscimenti, 10 premi Gold alla finale mondiale degli international coccolate awords e 11 premi gold in USA.

Stupefacente se si pensa che Pacari è un’azienda a conduzione familiare e che Santiago ha solo 41 anni, portati molto bene;-) .
Pacari lavora con cacao bio dell’equador, rispettando, con la biodiversità la conservazione del territorio ed il lavoro del campesinos. Lo stesso brand utilizzato da Pacari è rappresenta il forte legame tra natura e uomo, alimentato da pacari con la sua filosofia aziendale  che è basqata sulla sostenibilità ambientale e sociale
Questa filosofia si percepisce dal caco lavorato, un national ecuadoriano singolo di origine organica. Lavora con piccoli agricoltori  sparsi per Ecuador, questo perché in questo grande paese risono zone climatiche diverse che danno vita a cacao diversi.
Il caco è Ecuador, ha una storia antichissima che si intreccia con l’economia, per molto tempo il cacao è stato moneta di scambio molto forte, determinando così anche una situazione schiavista nella sua lavorazione, basti pensare che le “balle” in origine pesavano 100kg e venivano caricate a mano dalle persone sulle navi.
Per spezzare questa triste storia Pacari incentiva ogni singolo agricoltore non solo riconoscendoli guadagni maggiori ma diffondendo conoscenze acquisite  e cercando di risolvere i loro problemi sia di migliore vivibilità che quei problemi legati alla produzione del cacao.
Concetto “banale”  che pochi applicano ma che permette di ottenere  che vanno oltre l’ottimo prodotto… anche a livello umano.
Il caco di Pacari si esprime al meglio nei suoi raw nei quali si racchiudono le splendide note fruttate e floreali, il suo gusto gusto pieno ed avvolgente ma mai troppo forte, troppo invadente.
In questo settore Pacari è l’unico che ha ottenuto la certificazione Demeder biodinamico… si perché Pacari produce anche cioccolato biodinamico.

Si lo so dovrei raccontare della serata ma penso di averlo fatto ampiamente raccontando una storia, giusto però rendere omaggio anche alla “fatica” delle mie papille gustative le quali hanno lavorato tenacemente, anche se non è stato molto faticoso ;-) abbiamo degustato: Esmeraldas 60%, colore chiaro gusto morbido, avvolgente molto vicino ai nostri gusti, Piura Quemazon 70%, Mananbì 65%, Raw 70%, Cloud/ Nube 70%... una vera nuvola in bocca, senti che passa ma non resta pesante, Raw70% con Maca scherzosamente definito in viagra dell'Ecuador, in realtà una pianta di origine ecuadoregna con proprietà energizzanti, tonificanti, Andena Blueberry un cioccolato gourmet, viene prodotto utilizzando bliberry che nascono sulle Ande, vengono lasciati essiccare in modo naturale, questo permette di trattenere tutto il sapore al suo interno imprimendo in degustazione quel piacevole punto di "acidulezza",Lemongrass...divino, una vera e propria ondata di freschezza in bocca ed in fine un prodotto con doppia masticazione che è il mio preferito; Cuzo pink salt & nils cioccolato con sale rosa e piccoli pezzetti di cacao, la prima percezione è quella del cioccolato che si scioglie in bocca avvolgendola come una ondata... e come le onde che si infrangono sulla sabbia quando si ritirano lasciano quel piacevolissimo senso di salmastro, ecco il sale che arriva... ed in fine la croccantezza, leggermente amarognola del cacao che deve essere masticato...una vera poesia.

L’imprinting che un prodotto lascia non è mai fine a se stesso ma alla sua storia ed al suo produttore.

Pacari profuma di gentilezza, amore per la propria terra ed il proprio lavoro, un forte sentore di riscatto persistente nel finale… e poi nel finale!!! Le dolci storie non finiscono mai ;-) 

Food in Progress

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