Adesso non voglio assolutamente fare la cronaca di una settimana ;-) sapete che barba!!! Vi consiglio solo di andarci. Per me è stata una scoperta forse perchè non avevo mai preso in considerazione l'Abruzzo come meta turistica e ancora meno come meta montana. Mi sono trovata a vivere una dimensione irreale, dove le chiavi vengono lasciate infilate nelle toppe delle porte, i bambini giocano in piazza a quei giochi semplici di una volta dove la fantasia, la spontaneità e la veracità la fa da pardona, un posto dove le anziane vanno alla S.Messa tutti i giorni e poi si ritrovano a sedere insieme con la coperta sulle gambe per ripararsi dal fresco ed aggiornarsi delle novità del paese e cosa stupefacente dove un ottimo panino con salame costa € 0,90.
Alla fine della settimana mi sono sentita dire da una mamma che vedevo tutti i giorni in piazza con i suoi bambini: Se eravate di Pescasseroli vi invitavo a cena!!! :-)
Paesi piccoli, silenziosi, puliti, curati dove la vita viene scandita dalle ricorrenze e dalle feste paesane.
Abbiamo visitato Opi, Alfedena, Barrea, Pescasseroli, Navelli, Sulmona e l'Aquila.
I primi paesini sono all'interno del Parco, Navelli Sulmona e l'Aquila sono una bella sfacchinata in macchina per giunta quando piove!!! Però ne è valsa la pena arrivare all'Aquila.
Arrivi che ti senti strano, perchè hai quasi la sensazione di disturbare, ti senti il turista alla ricerca della fotografia particolare... cammini per quelle strade transennate piene di cartelli e di ricordi completamente avvolto dal silenzio, un silenzio che ti fa tappare le orecchie perchè senti le urla strazianti della disperazione di chi non viene ascoltato, di chi è stato lasciato. Impressiona viaggiare in quei luoghi che hai visto alla televisione, sai che posti sono e ti rendi conto che li è tutto vero. Guardi e vedi ancora i segni di vite che si sono bruscamente fermate
Siamo stati in P.za Duomo circa un ora... a guardare quei palazzi puntellati con le barre di fero che potranno stare li per anni, i VVFF che ancora circolano, i vari tecnici che spuntano dalle varie stradine chiuse, due ragazzi seduti sul basamento di un lampione studiano, due cani spelacchiati gironzolano innoqui... e Caterina che grida rincorrendo i piccioni che ancora sono in piazza...
Non riuscivo a lasciare quel posto, camminavo provando un senso di reverenza... Ci siamo poi fermati al "Caffè F.lli Nurzia" ed abbiamo preso il mitico caffè al torrone che non è aromatizzato, ma ha proprio un pezzo di torrnone al cioccolato sul fondo del bicchiere... mmmmm quando lo bevi poi ci trovi le nocciole...una goduria per la glicemia...
Questa spedizione all'Aquila era anche perchè volevo passare dalle "Sorelle Nurzia" a salutare Mara... però mi sono completamente persa e quando sono arrivata avevano già chiuso... :-( ... Triste triste sono risalita in macchina e mio marito mosso a compassione mi ha detto: io ti ci riporto anche ma te devi fissare con la Mara!!!
Adesso siamo sicuramente più ritemprati per ripartire...intanto iniziamo con l'ultimo anno di asilo per Caterina...e poi vedremo ;-)
P.S.: ho fatto acquisti tipo questi: Pasta Cav. Giuseppe Cocco, Torrone F.lli Nurzia, confetti ed affini William Di Carlo e questa pasta all'orzo chitarra MA'KAIRA ... i formaggi non sono arrivati al momento fotografico :-))
Bentornata!
RispondiEliminaA presto, eh!
Emanuela
Ema contaci se riesco ad organizzarmi con il cibo per il compleanno della Caterina il prossimo sabato, mi sembra il 25/9 vengo in quegli di Pistoia ;-)
RispondiEliminabrava bel racconto emozionante.....viene veramente la voglia di andare in quei paesini silenziosi a ritemprarsi un pò ,peccato per il mancato incontro ma forse così sarai costretta a tornarci....
RispondiEliminaBella cronaca, sembra di esserci.
RispondiEliminaBella l'immagine di Caterina, dimostrazione che la vita va avanti.
Ciao Ilaria tesoro,
RispondiEliminabella vacanza, anche io sono stata tanti anni fa quando i bimbi erano piccoli, in Abruzzo per una vacanza.
L'estate ed il caldo afoso forse non mi hanno fatto apprezzare in pieno quella regione, ma il ricordo dell'Aquila è ancora vivo nella mia memoria e vorrei conservarlo così.
Quello che racconti e che si vede nelle immagini televisive offre spunti di riflessione e di dolore, chissà se rivedrò mai quella città come nella mia memoria....
Davvero bello il tuo racconto sull'Aquila e anche le foto, così tragicamente eloquenti. E già che ci sono, BUON COMPLEANNO! E un bacio alle bimbe belle
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