Wine Town è la festa del vino promossa dalle associazioni di categoria che vogliono educare e stimolare la parte conviviale, quella artistica e quella culturale del prodotto. Il fine che si vuol raggiungere è quello di riuscire ad ottenere un utilizzo del prodotto molto più consapevole... in un bicchiere di vino c'è molto più di un liquido. Il contesto fiorentio permette di esprimere questi concetti in locatin decisamente suggestive; Palazzo Nonfinito, Chiostro del Magistero, Loggia del Grano e molti altri posti che indubbiamente stimolano e accompagnano verso una consapevolezza più evoluta.
Per quanto riguarda la vita vissuta della manifestazione devo dire che è stata carica di molte sensazioni ed emozioni, la stessa segnalazione fatta dall'amico Leo Chef, l'arrivo in centro, un po' spaesato primo giorno di scuola delle elementari... e poi l'iniziare a far saltellare gli occhi tra facce, colori, scorci, odori... ed iniziare ariconoscere qualcuno come Gabry e Tony di Croco e Smilace con i quali poi siamo stati tutta la sera condividendo tanto, non solo un interesse comune ma la passione... in una loro fialetta di zafferano non c'è solo prodotto, c'è la cultura ed il sudore di Tony, la tenacia e l'allegria di Gabry (ricordati quel progetto di chef gossip Gabry ;-b).
All'interno di questa manifestazione ci sono stati dei cooking-show ai quali si poteva partecipare su prenotazione. Non ho esitato e mi sono prenotata per il cooking di Luca Cai... detto anche il trippaio di Piazza della Passera. Nel suo ristorante "I Magazzini" è possibile mangiare il lampredotto e le frattaglie in modo diverso da coem si possono mangiare on the street, diventano materia irriconoscibile all'interno delle sue polpette, dei suoi ravioli... del suo cartoccio.
In questo cooking show ha proposto tonno di coniglio con panzanella croccante e fungo porcino... (il procedimento lo spiegherò a parte perchè ho riprovato a farlo a casa).
Mi sono aggiudicata il primo piatto, delicato, quasi rasntava l'insipido ma poi la consistenza cambiava quando incontravi quel pane tostato e saporito d'olio, il fungo fresco tagliato fine aveva ancora la tensione e croccantezza sua naturale... ed in fine il ritorno pieno del pepe fresco macinato che ti si sprigiona in bocca solleticando il palato ancora leggermente ricoperto di quella sensazione lascita dalla carne.
Alle 20.00, ma anche prima, lui Marco Stabile... si lo so sono letteralmente spudorata ma ormai non posso più tirarmi indietro, ho espresso il mio amore per questo chef in tutti i modi... ed ogni volta che mi trovo a parlarci non posso che riconfermare la mia ammirazione per lui. Prima del suo cooking show abbiamo fatto due parole su come nascono i piatti...starei ad ore ad ascoltarlo!!! Calmo, preciso, imponente, passionale, riflessivo...
Ha preparato riso pane burro e acciughe... la vera bellezza è stata veder preparare quel riso, spiegato in un modo logico facendo comprendere il perchè di quella tecnica. Inutile che mi dilunghi perchè tanto ne parlerei bene e basta :-) .
Riso Carnaroli originale "Riserva S.Massimo" stupendo, secondo me, perchè la bontà di questo riso parte dalla cura del territorio dove viene coltivato ma ne parlerò un altra volta. Il concetto di "mantecatura" stile fratelli Costardi perfetta, sapido ma non troppo, gentile in bocca come aria soffice voluttuosa ed avvolgente.
Marco cercherò di essere Ilariaperlaria all'Ora D'aria :-)
In chiusura di serata mi sono presentata a colei che mi ha fatto verametne comprendere la potenza della comunicazione via web e l'importanza della credibilità in rete Elisia Menduni, la ragazza più girellona e multi tasking che conosca :-).
Come ho scritto su FB ringrazio chi mi ha segnalato l'evento, i miei compagni d'avventura, il trippaio, il mio chef preferito e la mia nuova conoscenza... e chi mi segue in questi giri... mio marito
Food in Progress
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