21 maggio 2012

SAMMONTANA UNA STORIA TUTTA ITALIANA







Dal 23 al 27 maggio prenderà forma a Firenze la terza edizione del “Festival delGelato”, kermesse che porta per le piazze fiorentine i “gelatai” nel senso più ampio del termine, da Sammontana a Carapina.


Personalmente sono molto più orientata ad un prodotto artigianale come quello che può offrire Simone Bonini di Carapina, però tra gli industriali devo riconoscere che Sammontana ha mantenuto quell’aria di semplicità che personalmente me la fa preferire ad altri marchi  dello stesso range commerciale.


Ed ecco di chi vorrei parlare… di quell’azienda che sapevo essere vicina, logisticamente parlando, ma che era comunque lontana… fino a quando, per motivi di lavoro la incrocio minimo due volte al giorno strada facendo.


Mi piace curiosare, informarmi e conoscere, e devo dire che dopo aver appreso la sua storia mi resta molto più simpatica… come molto simpatico è il più giovane dei suoi AD.
Romeo Bagnoli era un casellante di Empoli, che come mi ha detto suo nipote sapeva fare bene due cose alzare ed abbassare la sbarra e fare figli. Infatti ne ebbe 6 che impiegò nel bar latteria che comprò nel centro di Empoli, quando decise di cambiare mestiere per seguire una sua passione. Questo bar si chiamava, e si è chiamato fino a pochi anni fa, Sammontana, prendendo il nome da quella fattoria che lo riforniva di latte.



Passano gli anni, i figli crescono, le figlie si sposano e lasciano l’attività di famiglia, i figli invece restano e decidono di dare una svolta a quella gelateria. E’ nel 1948, in un dopoguerra che vedeva buona parte della popolazione   impegnata nella ricostruzione, non solo materiale dell’Italia, che i fratelli Bagnoli decidono di diventare un laboratorio. Questo passaggio avrebbe significato che oltre a pensare a spazi diversi, si doveva pensare ad una diversa organizzazione produttiva, più evoluta e che richiedeva la meccanizzazione del processo produttivo.

Ma esisteva qualcosa di già costruito? Non penso!, infatti i fratelli Bagnoli si recarono a cercare materiale per “costruire”i macchinari per il laboratorio.
Dal 1948 al 1960 Sammontana si diffonde in tutta la provincia di Firenze, dal 1960 in poi, con la costruzione del primo capannone e l’apporto delle nuove tecnologie importate
dalla Danimarca, il gelato Sammontana esce dalla provincia per arrivare alla diffusione nazionale.





Negli anni ’70 nasce l’immagine che distinguerà Sammontana sul mercato; il BARATTOLINO. Un’idea che rivoluzionerà il modo di consumare il gelato, che diventa così il gelato della famiglia, la quale,  grazie all’avvento dei frigoriferi con congelatore,  si potrà permettere di gustare in casa il piacere del gelato mantecato, in quel barattolino che ricorda così tanto l’ amata carapina.

Parte più o meno così la storia che poi si diversifica nei prodotti ma che manterrà sempre un unico denominatore comune: la catena del freddo.

Sammontana è la terza azienda in Italia nel settore del gelato e la prima a totale capitale italiano ed aggiungo orgogliosamente da italiana e campanilista, totalmente a gestione familiare. Nell’agosto del 2008, con le prime avvisaglie  di crisi, Sammontana guarda oltre e cerca di liberarsi di quella produzione stagionale tipica del suo prodotto, acquistando da una Holding  “Gran Milano” che tra i vari marchi possiede anche il marchio della tradizione  meneghina “Tre Marie".
Vorrei chiudere facendo un rapido accenno a due personaggi dell’azienda; il primo è sempre AD ma è Marco Bagnoli che oltre ad essere un pragmatico amministratore è anche un quotato artista (nonostante l’arte moderna non sia proprio il mio genere) però trovo affascinante i suoi tre punti per la creazione artistica che sono l’arte, la scienza e la spiritualità.
http://www.fashionhall.org/2011/11/tre-marie-lancia-la-sua-e-boutique-con.html
Ed infine abbiamo un “not ordinary AD” classe ’73, studi classici e laurea in economia e commercio con tesi in “economia aziendale sull’impatto di qualità nel bilancio d’esercizio”.
Da qui inizia il suo ingresso in azienda che non avviene decisamente dalla porta principale ma attraverso vari incarichi per poter capire meglio quali erano le vere esigenze aziendali e gestionali. A parte la descrizione c’è da dire che Leonardo Bagnoli è una persona sorridente pronta alla battuta (vi consigliodi scrivervi la battuta sul modo di parlare di questo video!!!), la mattina ha sorrisi per tutti ed una battuta, anche se forse quella mattina non è iniziata benissimo. E’ talmente gentile anche con quelle stalker  ;-) con gli occhi sempre sgranati che da 5 anni a questa parte apprezza il suo savoir faire, ed il dress code, oltre a stimarlo veramente perché è un ragazzo sempre sul “pezzo”. Da qualche parte ho letto: ”…sarà solo faccia tosta quella del giovane Bagnoli!” secondo me è la faccia di chi sa di potercela fare e qualche dimostrazione l'ha data.
Partiamo da Buontalenti, passiamo per Caterina dei Medici ed arriviamo a Leonardo Bagnoli… penso che si possa asserire che il gelato italiano parli fiorentino.
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