Dal
23 al 27 maggio prenderà forma a Firenze la terza edizione del “Festival delGelato”, kermesse che porta per le piazze fiorentine i “gelatai” nel senso più
ampio del termine, da Sammontana a Carapina.
Personalmente
sono molto più orientata ad un prodotto artigianale come quello che può offrire
Simone Bonini di Carapina, però tra gli industriali devo riconoscere che
Sammontana ha mantenuto quell’aria di semplicità che personalmente me la fa
preferire ad altri marchi dello stesso range
commerciale.
Ed
ecco di chi vorrei parlare… di quell’azienda che sapevo essere vicina,
logisticamente parlando, ma che era comunque lontana… fino a quando, per motivi
di lavoro la incrocio minimo due volte al giorno strada facendo.
Mi
piace curiosare, informarmi e conoscere, e devo dire che dopo aver appreso la
sua storia mi resta molto più simpatica… come molto simpatico è il più giovane
dei suoi AD.
Romeo Bagnoli era un
casellante di Empoli, che come mi ha detto suo nipote sapeva fare bene due cose
alzare ed abbassare la sbarra e fare figli. Infatti ne ebbe 6 che impiegò nel
bar latteria che comprò nel centro di Empoli, quando decise di cambiare
mestiere per seguire una sua passione. Questo bar si chiamava, e si è chiamato
fino a pochi anni fa, Sammontana, prendendo il nome da quella fattoria che lo
riforniva di latte.
Passano
gli anni, i figli crescono, le figlie si sposano e lasciano l’attività di
famiglia, i figli invece restano e decidono di dare una svolta a quella
gelateria. E’ nel 1948, in un dopoguerra che vedeva buona parte della
popolazione impegnata nella ricostruzione, non solo
materiale dell’Italia, che i fratelli Bagnoli decidono di diventare un
laboratorio. Questo passaggio avrebbe significato che oltre a pensare a spazi
diversi, si doveva pensare ad una diversa organizzazione produttiva, più
evoluta e che richiedeva la meccanizzazione del processo produttivo.
Ma
esisteva qualcosa di già costruito? Non penso!, infatti i fratelli Bagnoli si
recarono a cercare materiale per “costruire”i macchinari per il laboratorio.
Dal 1948 al 1960
Sammontana si diffonde in tutta la provincia di Firenze, dal 1960 in poi, con
la costruzione del primo capannone e l’apporto delle nuove tecnologie importate
dalla
Danimarca, il gelato Sammontana esce dalla provincia per arrivare alla
diffusione nazionale.
Negli
anni ’70 nasce l’immagine che distinguerà Sammontana sul mercato; il BARATTOLINO.
Un’idea che rivoluzionerà il modo di consumare il gelato, che diventa così il
gelato della famiglia, la quale, grazie
all’avvento dei frigoriferi con congelatore,
si potrà permettere di gustare in casa il piacere del gelato mantecato,
in quel barattolino che ricorda così tanto l’ amata carapina.
Parte
più o meno così la storia che poi si diversifica nei prodotti ma che manterrà
sempre un unico denominatore comune: la catena del freddo.
Sammontana
è la terza azienda in Italia nel settore del gelato e la prima a totale
capitale italiano ed aggiungo orgogliosamente da italiana e campanilista,
totalmente a gestione familiare. Nell’agosto del 2008, con le prime
avvisaglie di crisi, Sammontana guarda
oltre e cerca di liberarsi di quella produzione stagionale tipica del suo
prodotto, acquistando da una Holding “Gran
Milano” che tra i vari marchi possiede anche il marchio della tradizione meneghina “Tre Marie".
Vorrei
chiudere facendo un rapido accenno a due personaggi dell’azienda; il primo è
sempre AD ma è Marco Bagnoli che oltre ad essere un pragmatico amministratore è
anche un quotato artista
(nonostante l’arte moderna non sia proprio il mio genere) però trovo
affascinante i suoi tre punti per la creazione artistica che sono l’arte, la scienza
e la spiritualità.
Ed
infine abbiamo un “not ordinary AD” classe ’73, studi classici e laurea in
economia e commercio con tesi in “economia aziendale sull’impatto di qualità
nel bilancio d’esercizio”.
Da
qui inizia il suo ingresso in azienda che non avviene decisamente dalla porta
principale ma attraverso vari incarichi per poter capire meglio quali erano le
vere esigenze aziendali e gestionali. A parte la descrizione c’è da dire che
Leonardo Bagnoli è una persona sorridente pronta alla battuta (vi consigliodi scrivervi la battuta sul modo di parlare di questo video!!!), la mattina ha sorrisi per
tutti ed una battuta, anche se forse quella mattina non è iniziata benissimo. E’
talmente gentile anche con quelle stalker ;-) con gli occhi sempre sgranati che da 5
anni a questa parte apprezza il suo savoir faire, ed il dress code, oltre a
stimarlo veramente perché è un ragazzo sempre sul “pezzo”. Da qualche parte ho
letto: ”…sarà solo faccia tosta quella del giovane Bagnoli!” secondo me è la
faccia di chi sa di potercela fare e qualche dimostrazione l'ha data.
Partiamo
da Buontalenti, passiamo per Caterina dei Medici ed arriviamo a Leonardo Bagnoli…
penso che si possa asserire che il gelato italiano parli fiorentino.
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Info tratte dal web
foto1,2,3 tratte da google immagine
foto 4 linkata http://www.fashionhall.org